tradimenti
Io ti conosco!
di pennabianca
14.11.2020 |
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"Lei mi si avvicina, sono seduto sul divano, lei alza una gamba, solleva la minigonna stretta, facendola salire fino a scoprire la sua figa nuda, da cui..."
Mi chiamo Giulio, ho 35anni e sono scapolo. Vivo e lavoro in una città non troppo piccola, e così un poco ci si conosce tutti. Sono alto uno e ottanta, capelli neri e ricci, fisico asciutto da nuotatore, sport che amo praticare durante tutto l’anno. Amo anche le immersioni, e nuotare in mare. Abito in un piccolo attico da cui si vede il mare. Sessualmente parlando sono ben messo. Ben dotato, e ottimo linguista, ho una bella resistenza nello scopare. Amo far divertire molto le donne, che mi concedono il privilegio di ospitarmi fra le loro cosce. Con una simile abitudine, non è stato mai molto difficile, trovare sempre una disposta a fare una bella cavalcata con me. Di storie ne ho avute tante, ma nessuna mi ha mai intrigato molto, al punto da decidermi a prendere moglie. Due anni fa durante una vacanza in Corsica, ho scoperto il piacere di scopare una femmina in presenza del marito. Il gioco mi ha letteralmente fatto impazzire, che da allora vado quasi solo a caccia di queste situazioni. È avvenuto in maniera così casuale, e all’inizio non avevo capito cosa lei voleva, mentre si mostrava in maniera oscena, a me, con lui vicino. Poi quando lui se ne andato, lei mi è letteralmente saltata addosso, allora ho capito, me ne sono fregato di lui, e tutto è diventato meraviglioso. Questa esperienza ha cambiato il modo di godere. Adesso volevo situazioni di questo genere. Per raggiungere un simile obbiettivo mi sono iscritto in un sito per coppie scambiste. All’inizio non riuscivo a realizzare nulla, sembrava sempre che era tutto facile, ma poi c’era sempre un motivo per rimandare, poi una sera ho fatto una scoperta che non mi sarei mai aspettato. Mentre sfogliavo pagine e pagine di coppie scambiste, ho notato una foto di una donna che mi sembrava famigliare. L’ho guardata meglio, ho chiesto l’amicizia che mi è stata concessa, e lentamente ho ricordato chi era. Si chiama Velia, ha 33 anni e risiede nella mia città. Ero al settimo cielo. Lei all’inizio non mi ha riconosciuto, ma lentamente ho fatto in modo, che affiorassero i nostri ricordi. Eravamo insieme, nella stessa scuola alle superiori, e nonostante fossero passati oltre dieci anni lei si è ricordata di me. Le ho subito garantito che per nulla la mondo avrei rivelato la sua identità, e lei lo ha apprezzato. Ben presto ci siamo messi a dialogare in maniera sempre più intima e spinta, fin quando lei mi ha confessato che con Giovanni, suo marito le cose a ha letto non funzionavano alla grande. Da un po’ di tempo, lui desiderava fare lo scambio di coppia, ma lei non era molto convinta, per cui fino ad ora, erano state solo qualche pizza e delle conoscenze, che non avevano portato a nulla. Allora le ho chiesto se le sarebbe piaciuto incontrarmi, così tanto per un caffè. Lei ci ha pensato un poco, poi ha accettato. Ci siamo visti un pomeriggio presso il bar, dove andavamo a prendere la colazione vicino alla nostra scuola. È stato un momento bellissimo quando l’ho vista arrivare. Era splendida!! Capelli neri lunghi e lisci, jeans attillatissimi che delineavano il suo splendido culo. Gambe lunghe e snelle, scarpe con tacco alto da dodici, e un maglioncino di cashmere attillato, che metteva in risalto il suo splendido seno, una terza piena. «Ciao Giulio.»
«Ciao Velia.»
Per un momento sono rimasto a guardarla stupito.
«Sei meravigliosa! Se avessi una donna come te io non la dividerei con nessuno. Tuo marito è pazzo a cercare lo scambio. Sei splendida!»
Lei mi ha sorriso, ha annuito alla mia affermazione. Ci siamo seduti al tavolo del bar, che essendo di pomeriggio era poco frequentato, e in breve le ho riassunto la mia vita, poi è toccato a lei raccontarmi la sua.
«Ho conosciuto Giuseppe dieci anni fa ad una mostra, dove io ero incaricata del ricevimento. Lui non mi ha staccato gli occhi di dosso per tutta la sera, poi alla fine si è fatto coraggio, mi ha invitato ad andare al cinema il giorno dopo. Era carino, dolce e affettuoso, e io, che ero appena stata lasciata dal precedente ragazzo, che dopo avermi scopato per un anno, aveva messo incinta la mia migliore amica, una vacca, che se l’era passati tutti. La corte delicata e premurosa di Giuseppe, mi ha molto rilassata, e convinta, che con lui non avrei mai avuto simili sorprese. Dopo tre anni di fidanzamento, ci siamo sposati. Era tutto bello, o quasi. A letto non è proprio un toro eccezionale. Si, mi lecca un poco, mi eccita, poi mi penetra, ma tutto finisce abbastanza in fretta, mentre io ero abituata con l’altro, che mi sbatteva almeno due ore di fila. Poi non so come, gli è presa la fissa dello scambio. Adesso vuole solo fare quello, ma fino d’oggi non abbiamo combinato nulla o quasi.»
La guardo e senza pensarci su le butto là una proposta.
«Ma se noi due, appena tu hai un momento, ci rintanassimo a casa mia e poi…»
Lei mi sorride, si guarda intorno e risponde sorridendo.
«Non ho mai visto una casa di uno scapolo. Se andassimo ora?»
Non me lo faccio ripetere due volte, e circa venti minuti siamo dentro il mio appartamento. Appena dentro le cingo i fianchi da dietro, appoggio le labbra sul suo collo, appena sotto la nuca. Un bacio dolce, mentre la stringo a me. Lei appoggia il suo splendido culetto al mio corpo, e gemendo, lo spinge indietro fin quando, non sente tutta la mia erezione premere fra il solco delle natiche. Un gemito esce dalla sua bocca, si gira, in un attimo le nostre bocche sono unite, in un bacio carico di passione. Limoniamo un poco, ma è chiaro che, anche lei vuole di più. Si stacca, abbassandosi davanti a me, lo estrae. Lo guarda, lo stringe in mano saggiarne la durezza, poi lentamente, con fare da troia consumata, lo lecca. Prima due belle lappate alla cappella, poi lentamente si diverte scendere lungo l’asta, lo insaliva per bene, in fine lo affonda in gola fino alla radice. Devo dire, che sa veramente tenere un cazzo in bocca! Ne ho viste poche, infilare il mio randello tutto in gola, poi giocare con la lingua. Lo tiene dentro senza nessuna difficoltà. È bravissima!
Accidenti che pompinara che sei! A te il cazzo piace tantissimo! Vedrai che oggi, te la cavo io, la voglia di godere.»
La stacco, lei si alza, si spoglia, in un attimo siamo sul letto, la giro, la metto al contrario, mi voglio godere la sua fica fradicia. Lecco e succhio i suoi umori, mentre lei riprende a succhiarmi il cazzo gemendo, per il piacere che le dono con la lingua. Gode, sento il suo corpo tremare scosso dai brividi di piacere. Mi scarica in bocca i suoi umori, che sgorgano come un fiume in piena. Dopo aver goduto, si rigira, mi trascina su di lei. Le appoggio la cappella fra le pieghe del suo bollente pertugio, che brama solo di essere riempito. Mi guarda fisso negli occhi, e mi implora di scoparla. Geme, si agita desiderando che io le entri dentro di lei fino in fondo. Mi godo ancora, la splendida sensazione che tutto questo mi dona, poi con un colpo secco, e deciso, entro tutto in lei, che inarca il corpo per riceverlo meglio. Affondo fin quando sento la cappella sbattere sul fondo, e lei tremare per un nuovo orgasmo. Trema e vibra, mentre gode del piacere, che le sto donando. Resto meravigliato dalla facilità con cui la faccio venire. È un fiume in piena, schizza, trema a ripetizione, poi, decido di cambiare posizione, mi stendo, la faccio impalare su di me. Mi scopa ancora più forte, gode, urla fin quando sfinita, si distende sul mio petto. Ha il fiato corto, il cuore batte all’impazzata.
«Accidenti mi hai fatto godere, come non mi capitava da molto. Sei unico! E poi non sei ancora venuto! Sei meraviglioso! Dai finisci come ti pare. Ti lascio libero di inondarmi dove vuoi, figa, culo o bocca sono a tua disposizione.»
La sbatto ancora un poco, poi la rigiro. Il suo meraviglioso culetto è un piatto troppo invitante. Lei si mette in ginocchio, appoggia le braccia e la testa sul letto e mi offre il suo fiorellino, che lecco per insalivarlo, anche se lo sento molto aperto, e rilassato. Imbocco la cappella sul buco, spingo deciso. Un attimo di indecisione, poi sono di colpo dentro di lei, fino in fondo.
«Bravo porco! Sfondami il culo! Quel cornuto di mio marito non me lo ha mai chiesto!»
Affondo, poi incomincio a limare quel foro, con lei che, si masturba furiosamente con due dita ben piantate dentro la figa. Trema e comincia a godere anche in questo modo. Raggiunge un fantastico orgasmo, che la scuote tutta. Pure io sono al limite. Le affondo ancora dentro, con più vigore tutta la mia mazza, poi schizzo in lei, che ha un ennesimo orgasmo. Le scarico dentro tutto il mio piacere, le inondo il culo con una quantità industriale di sborra, e lei che sente il calore inondarle il retto, trema scossa da un nuovo orgasmo. Sfiniti ci accasciamo sul letto. Restiamo qualche minuto immobili, poi lei si da una veloce ripulita, se ne va, non prima di avermi dato il suo numero di cellulare. Dopo quel giorno ci rivediamo altre tre volte, la quarta succede che lui se ne accorge e la segue.
Giuseppe
Sono sposato con Velia, una bellissima ragazza che amo, e che non riesco a far godere come vorrei. Da qualche tempo ho scoperto un sito per coppie scambiste, e con un po’ di calma sono riuscito a convincerla, a partecipare a qualche incontro con delle coppie, ma forse per la mia insicurezza, o inesperienza, non siamo giunti a nulla di fatto, e io sono sempre più depresso. Vorrei che lei godesse con un altro maschio, a me sta bene, anche se non mi scopo l’altra, ma sembra che questo, non dia garanzie alle coppie, che abbiamo conosciuto. Due giorni fa ho scoperto, che sul sito dove ho messo l’annuncio, c’è stato un contatto con un certo Giulio. Non mi ha parlato di questo, e la sera mentre lei faceva la doccia, ho visto un messaggio su what app, che le diceva che il loro appuntamento era spostato di un giorno. Ho fatto in maniera di non essere scoperto, ora sono qui davanti ad un palazzo dove lei è entrata. Sono passate più di due ore, la vedo tornare. Di sicuro sta andando a casa nostra, decido di anticiparla. Raggiungo casa, l’aspetto quando rientra.
«Ciao, dove sei stata?»
Lei mi guarda stupita, poi di colpo si mette davanti a me, e con aria di sfida mi risponde.
«Sono stata fra le braccia di un vero maschio, che mi ha sfondato e riempito tutti i buchi. Ho goduto tantissimo, come una vera troia, quella che stai cercando di realizzare tu, spingendomi fra le braccia di maschi di coppia, che io non voglio. Adesso hai due scelte: ho ti sta bene così, oppure lasciamo perdere tutto, ma da oggi voglio essere io a decidere con chi scopare, se non mi piace, non se ne fa nulla.»
La guardo incredulo. Lei mi si avvicina, sono seduto sul divano, lei alza una gamba, solleva la minigonna stretta, facendola salire fino a scoprire la sua figa nuda, da cui cola della sborra biancastra. Con un tono duro e perentorio, mi ordina di verificare quanto mi ha detto.
«Se non mi credi senti tu, anzi lecca!»
Mi abbasso, le apro meglio le cosce, sento il profumo del seme maschile che cola, misto al suo piacere, che ben conosco. Ho un attimo di esitazione, poi infilo la mia lingua, fra le pieghe della sua fica fradicia e lecco. Lecco tutto senza tregua, fin quando lei non si ritiene soddisfatta. Da allora sono passati due anni. Con lei abbiamo cambiato il profilo sul sito, ora cerchiamo solo maschi cazzuti, che la sfondano in tutti i buchi. Io sono a volte presente, mentre altre volte, è lei che va da sola, salvo poi tornare ben farcita di semenza che io lecco con piacere.
Giulio.
Dopo che lui ha scoperto, che mi scopavo Velia, io ho avuto dei ruoli sempre più attivi. Lui non ha fatto la minima obbiezione, salvo il fatto che, lo avevamo fatto cornuto a sua insaputa. Col passare del tempo, lei ha voluto sempre più maschi giovani, e io sono stato messo da parte. Personalmente non mi lamento, è stata una bella esperienza, che mi ha introdotto in un mondo di scambisti e coppie, che cercano un bel maschio capace di giocare, e stare al suo posto con molto garbo e discrezione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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